Tawadros II, successore di Shenouda III di recente elezione e 118mo papa ortodosso copto, il giorno seguente alla sua elezione si è espresso contro una Costituzione plasmata sulla sharia e contro l’instaurazione della legge islamica in Egitto.
I salafiti, estremisti musulmani, gliel’hanno subito fatta pagare inviando due avvertimenti in pochi giorni.
MANIFESTAZIONE PER LA SHARIA.
Domani 9 novembre gli estremisti scenderanno in piazza per chiedere che venga applicata la sharia nel paese.
Alcuni gruppi salafiti hanno in realtà già avvisato che non prenderanno parte alla manifestazione, che non è la prima e non sarà l’ultima, chiedendo di posticiparla, sta di fatto che la notizia che l’articolo 2 della Costituzione non verrà cambiato e le parole di Tawadros II hanno fatto infuriare i puristi della legge islamica.
Infatti, dopo una battaglia all’interno dell’Assemblea costituente dominata dagli islamisti, è stato deciso che la legge dell’Egitto sarà «ispirata ai principi della legge islamica» e non alla sharia tout court.
TERRENO CRISTIANO OCCUPATO.
Il secondo avvertimento è di ben altro tenore.
Nella notte fra il 5 e il 6 novembre, un centinaio di estremisti armati ha occupato uno spazio a pochi metri dalla chiesa di San Mina a Shubra al-Kheima, nel cuore del Cairo.
Gli islamisti hanno presidiato il luogo per oltre 24 ore e issato uno striscione con la scritta “Moschea Ebad al-Rahman”.
Solo dopo un giorno interno sono stati cacciati dalla polizia.
Il terreno, come rivela AsiaNews, è di proprietà della diocesi retta dal vescovo Antonius Morcos, guarda caso portavoce del nuovo patriarca e responsabile della comunicazione della Chiesa copta.
Tawadros II è avvisato, non deve più ripetere frasi come: «La Chiesa copta ortodossa si opporrà a qualsiasi iniziativa per introdurre i principi della sharia nella nuova Costituzione».
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