La prima sezione del tribunale civile di Bologna ha respinto il reclamo della curia del capoluogo emiliano, confermando il sequestro dei beni di Michelangelo Manini, compresa la maggioranza delle quote della Faac.
I giudici hanno anche confermato la nomina di un custode.
L'hanno fatto sapere i parenti del defunto patron della multinazionale dei cancelli automatici scomparso a marzo, che hanno impugnato il testamento in cui lascia i propri beni in eredita all'arcidiocesi.
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Juicers Reviews (venerdì, 19 aprile 2013 12:47)
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