Nel 2011, in California, il Pitzer College di Claremont ha lanciato il primo corso di laurea al mondo in Ateologia.
Il corso si basa su di un programma interdisciplinare che studia il pensiero e le manifestazioni culturali del non religioso nelle società del passato e del presente.
Le discipline comprendono filosofia, storia, sociologia, psicologia, scienza e teologia.
Il professor Phil Zuckerman, sulle pagine del Guardian, ha affermato che questo corso di studi risponde all'evoluzione culturale che sta avendo la società a causa di quella che lui definisce
"irreligione".
Da sempre si è ignorato il peso del pensiero ateo, ma adesso la teologia dovrà fare i conti con l'ateologia.
Gli esperti hanno individuato almeno cinque termini per definire chi non crede in un Dio: ateo, agnostico, indifferente alla religione, areligioso o irreligioso.
Il secolarismo svolge un ruolo crescente nella scena politica dei paesi occidentali e si fa sempre più forte l’insofferenza all’ingerenza delle gerarchie religiose nelle questioni etiche, come
l’eutanasia, la sessualità, la fecondazione assistita.
Da anni la religione nel mondo è in declino, nonostante gli sforzi delle religioni e del Vaticano.
Sempre in ambito universitario, all’università di Cambridge nel 2008 è stato fondato il "Non-Religion and Secularity Research Network" (NSRN).
Il corso di laurea in Ateologia del Pitzer College è la conseguenza del Libero Pensiero che sempre di più si sta diffondendo in ogni parte del globo, ormai la religione viene studiata come un
fenomeno sociologico, se non proprio come patologia delle masse.
Del resto, come disse anche Sigmund Freud, «La nevrosi ossessiva si può considerare un equivalente patologico del rituale religioso... perciò forse
la nevrosi si può trattare come una religione privata, e la religione come una nevrosi ossessiva universale.»
Scrittore e Blogger UAER
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