Aborto, eutanasia, fecondazione assistita.
Il papa riceve in udienza il corpo diplomatico accreditato presso la santa sede e torna a ribadire la posizione della shiesa cattolica sui temi etici, parlando anche di fronte agli
ambasciatori di Stati la cui posizione è distante da quella della santa sede.
Aborto.
“Constato con tristezza che, in diversi paesi, anche di tradizione cristiana, si è lavorato per introdurre o ampliare legislazioni che depenalizzano o
liberalizzano l’ aborto. L’ aborto diretto, cioè voluto come un fine o come un mezzo, è gravemente contrario alla legge morale”, ha sottolineato Benedetto XVI.
“Nell’ affermare ciò – ha proseguito il pontefice – la chiesa cattolica non intende mancare di comprensione e di benevolenza, anche verso la madre”.
Secondo Ratzinger, “si tratta, piuttosto, di vigilare affinché la legge non giunga ad alterare ingiustamente l’ equilibrio fra l’ eguale diritto alla vita della madre e del figlio non nato”.
In questo campo, ha detto ancora il Papa, “la recente decisione della corte interamericana dei Diritti Umani relativa alla fecondazione ‘in vitro’, che ridefinisce
arbitrariamente il momento del concepimento e indebolisce la difesa della vita prenatale, è ugualmente fonte di preoccupazione”.
Obiezione di coscienza.
“Per salvaguardare effettivamente l’ esercizio della libertà religiosa è essenziale rispettare il diritto all’obiezione di coscienza“, è il richiamo del pontefice,
che ha aggiunto: “Questa ‘frontiera’ della libertà tocca dei principi di grande importanza, di carattere etico e religioso, radicati nella dignità stessa della persona umana. Essi sono come i
‘muri portanti’ di ogni società che voglia essere veramente libera e democratica”.
“Pertanto – ha aggiunto -, vietare l’obiezione di coscienza individuale ed istituzionale, in nome della libertà e del pluralismo, paradossalmente aprirebbe invece le porte proprio
all’intolleranza e al livellamento forzato”.
Diritti umani e diritti individuali.
Per il papa, soprattutto nell’Occidente, “vi sono numerosi equivoci sul significato dei diritti umani e dei doveri ad essi correlati. Non di rado i diritti sono
confusi con esacerbate manifestazioni di autonomia della persona, che diventa autoreferenziale, non più aperta all’incontro con dio e con gli altri, ma ripiegata su se stessa nel tentativo di
soddisfare i propri bisogni”.
“In questo campo – rileva Benedetto XVI – la recente decisione della corte interamericana dei Diritti Umani relativa alla fecondazione in vitro, che ridefinisce arbitrariamente il momento del
concepimento e indebolisce la difesa della vita prenatale, è ugualmente fonte di preoccupazione Allo stesso tempo, constato con tristezza che, in diversi Paesi, anche di tradizione cristiana, si
è lavorato per introdurre o ampliare legislazioni che depenalizzano o liberalizzano l’aborto”.
Non solo spread.
“Se preoccupa l’ indice differenziale tra i tassi finanziari, dovrebbero destare sgomento le crescenti differenze fra pochi, sempre più ricchi, e molti,
irrimediabilmente più poveri”, dice il papa, che chiede ai governanti di “non rassegnarsi allo ‘spread del benessere sociale’, mentre si combatte quello della finanza” e di “resistere alle
tentazioni degli interessi particolari e a breve termine, per orientarsi piuttosto in direzione del bene comune”.
“Anche l’Unione europea – ha detto Ratzinger – ha bisogno di rappresentanti lungimiranti e qualificati, per compiere le scelte difficili che sono necessarie per risanare la sua economia e porre
basi solide per il suo sviluppo. Da soli alcuni paesi andranno forse più veloci, ma, insieme, tutti andranno certamente più lontano! se preoccupa l`indice differenziale tra i tassi finanziari,
dovrebbero destare sgomento le crescenti differenze fra pochi, sempre più ricchi, e molti, irrimediabilmente più poveri. Si tratta, insomma, di non rassegnarsi allo ‘spread del benessere
sociale’, mentre si combatte quello della finanza”.
Eutanasia.
Il papa si è “rallegrato” per “una risoluzione dell’ assemblea parlamentare del Consiglio d’ Europa” che nel gennaio dello scorso anno ha chiesto “la proibizione dell’eutanasia, intesa come uccisione volontaria, per atto o omissione, di un essere umano in condizioni di dipendenza”.
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