Il primo: “Non avrai altro dio fuori di me”, in altre parole o ti mangi ‘sta minestra o ti butti dalla finestra.
il secondo: “Non nominare il nome di dio invano”, detto diversamente, rispetta il mio nome!
il terzo: “Ricordati di santificare le feste”, cioè non dimenticare di celebrarmi.
il quarto: “Onora tuo padre e tua madre”, un altro modo per dire: onora dio e la madonna.
Questi 4 comandamenti rappresentano la megalomanìa del creatore (più corretto, però, sarebbe dire: la megalomanìa del cronista che s’inventò un essere inesistente e tutto il resto).
Gli altri 6 comandamenti sono di tutt’altro genere.
Il quinto: “Non uccidere”. Sto già male solo a citarlo, Rossi.
Ma se la chiesa, da quando è diventata chiesa, non ha fatto altro che uccidere.
Questo comandamento, “Non uccidere”, è il meno rispettato, tra tutti gli esseri della Terra, proprio da lei, la chiesa.
Ammazzare è stato sempre il suo motto.
Infatti, il motto dei preti è: ammazzo corpi, anime e spiriti, dunque sono e questo al nome di “dio lo vuole!”.
Il sesto: “Non commetterai atti impuri”.
E cosa c’è di più impuro negli atti dei preti quando stuprano le suore e queste poi abortiscono?
Cosa c’è di più impuro del clero pedofilo?
Cosa c’è di più impuro dell’alleanza chiesa-nazismo?
Il settimo: “Non rubare”.
Io chiedo: se la Chiesa non avesse depredato l’occidente prima e il resto del mondo dopo, come avrebbe potuto oggi possedere tutto ciò che possiede, dato che all’inizio esaltava la miseria, non possedeva nulla e non ha mai lavorato?
L’ottavo: “Non dire falsa testimonianza”.
Senza la falsità la chiesa non sarebbe esistita. È tutta falsa.
Dio non esiste, gesù è aria fritta, i santi sono tutti balli, e allora?
La chiesa è una menzogna unica; la chiesa è l’essenza della menzogna.
Il nono: “Non desiderare la donna d’altri”.
Secondo le statistiche, il 65% dei preti scopa e approfitta delle donne degli altri.
Il decimo: “Non desiderare la roba d’altri”.
I signori con la sottana, in duemila anni di storia, non hanno fatto altro che questo: desiderare e rubare la roba degli altri.
Ecco i dieci comandamenti!
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