“Spiriti liberi” dice il teologo, ma quali, gli spiriti cristiani?
E quando mai lo spirito d’un solo cristiano è stato uno spirito libero, quando invero è solo uno schiavo di precetti assurdi e grotteschi?
Parla poi di gesù, ma gesù non è mai esistito (vedere Luigi Cascioli, La favola di cristo; Mario Liverani Oltre la bibbia, ecc).
Parla anche di “fare la verità”, ma la verità è ed è dinamica, è democritea, atomica, epicurea, di cosa sta parlando Mancuso quando parla di verità?
Non lo sa che quando parla in tivù non sta parlando alle pecorelle raccolte in chiesa e neppure ai suoi studenti?
E comunque lo sanno ormai tutti che dio è morto, cristo è morto, la madonna è morta.
Questi personaggi in realtà non sono mai esistiti, sono stati dedotti da concetti umani (vedere Critica della ragion pura di Kant).
In altre parole, e mi scuso per il linguaggio, sono solo una masturbazione cerebrale.
Per quello che riguarda la bibbia, non c’è una sola pagina in essa che valga lo starnuto d’una lucertola.
Cosa può valere un libro che parla di personaggi non esistenti?
Ad un certo punto, il teologo Mancuso cita Platone, cioè il precursore di tutti gli stati predatori, totalitari, nazisti, stalinisti del mondo (leggere e rileggere il suo libro, La repubblica, per chi vuol conferma).
Vito Mancuso è andato a Che tempo che fa a presentare il suo ultimo lavoro: “Obbedienza e libertà”, titolo contraddittorio: come può uno obbedire ed essere libero?
Niente, un altro genio della chiesa che non riesce a pronunciare una sola parola senza contraddirsi.
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