Il lavoro di una giovane studentessa di graphic design provoca e colpisce sul tema dell' identità femminile.
L'opera "Sentenze" di Rosea Lake, una giovane studentessa di graphic design dell'Univestità di Vancouver, sta avendo successo sulla rete.
La giovane artista ha pubblicato sulla sua pagina di tumblr.com il suo lavoro sull'immagine della donna e del corpo della donna.
Scrive sul suo blog: "Questo è certamente il lavoro più forte che ho realizzato durante l'anno scolastico.
Ragionare su questo progetto mi ha permesso di mettere in discussione opinioni, preconcetti e pregiudizi sull'idea di donna, di prostituta, di donne che scelgono di coprire interamente il proprio
corpo.
Penso che le donne che indossano l'hijab siano oppresse, giudicate e condannate ogni qual volta esprimono la propria sessualità in un modo che è ritenuto inadeguato."
Nella sua opera il coprire diventa il simbolo dell'oppressione femminile che si realizza con la copertura integrale del corpo e la negazione della sessualità così che il graduale svelamento del corpo diviene la scala di valutazione con cui si manifesta il pregiudizio.
Ecco così che lungo la gamba scoperta compaiono le tacche del pregiudizio a partire da "madre superiora" fino a "puttana".
Un' opera provocatoria che sfida il pubblico a riflettere sul pregiudizio che ognuno porta dentro di sé e su come questo possa poi sfociare in un atto di violenza.
Luciano Surace
Presidente UAER
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