lo so, non è facile per voi la vita in questo momento critico della vostra storia, ma nonostante ciò, non cedete, per piacere, non cedete ai richiami delle muse del male, non costruite più chiese e tirate giù quelle che sono rimaste in piedi.
Se c’è un responsabile del terremoto che vi ha colpito così duramente, allora questo è dio.
È lui l’autore del disastro – NON SI MUOVE FOGLIA CHE dIO NON VOGLIA – , lui che ha distrutto le vostre case, le vostre fabbriche, i vostri averi e infine le vostre vite e famiglie.
Però, vedete, e non è che io ora voglia contraddirmi così brutalmente e superficialmente, affatto, ma in realtà le cose non stanno neppure così e non stanno così perché dio non esiste e il terremoto sì; dio è un prodotto dell’immaginario, il terremoto è un fenomeno naturale; dio è nato nel nostro cervello, il terremoto nel seno degli elementi.
Detto in nuce, in ogni uomo che nasce c’è un dio che nasce e un dio che muore, in ogni uomo che nasce c’è un universo che nasce e un universo che muore.
Non ascoltate, vi prego, non ascoltate quello che vi dicono i santoni, la loro è tutta politica.
Vogliono che voi ricostruiate i loro luoghi di culto (ecco un’altra assurdità religiosa: dio non risparmia nemmeno i luoghi dove i suoi fedeli lo adorano e lo pregano!) ma i soldi che vi hanno dato (che poi non sono loro, ma sono soldi che il popolo gli ha dato e così papi e lama si fanno belli dando a voi ciò che il popolo ha dato loro) in realtà non bastano neppure per ricostruire le loro chiese.
Per piacere, allora, non più luoghi di superstizione, d’indottrinamento e di stoltezza ragionata a fine ideologico e di annebbiamento mentale.
Ricostruite invece con quei soldi le vostre case e fate attenzione che siano erette a prova sismica; ricostruite il vostro tessuto esistenziale, il vostro amore per la vita, la vostra fiducia nell’uomo, voi siete delle persone meravigliose, ma per favore, amici Emiliani, per favore, basta con le superstizioni e le favole, il nostro paese soffre tanto, anzi tantissimo, a causa di questo cattivo e falso artificio mentale.
Basta, allora, basta con dèi e santoni, adesso è ora di crescere!
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