Testimone racconta abusi e fustigazioni su minori.
Un nuovo testimone, dopo quello dei mesi
scorsi, racconta le attività di preghiera di un ex sacerdote indagato per presunta violenza sessuale ad un giovane aderente alla Legio Sacrorum Cordium, l'associazione
religiosa fondata dal religioso, e abusi nello svolgimento della professione di sacerdote, con mezzi di coercizione, per le fustigazioni a minori durante le preghiere.
L'intervistato, in forma anonima, ha raccontato che frequentando la Legio Sacrorum si è ammalato di ansia ed è stato costretto a ricorrere a cure psichiatriche.
L'ex adepto ha poi confermato le fustigazioni con il rosario a grossi grani che venivano inferte sulla schiena nuda, anche a minorenni, e che lasciavano ematomi.
«Punizioni e penitenze», racconta, «che si dovevano fare per salvare le anime sia dei vivi che dei morti e per scacciare le tentazioni di tipo sessuale».
Ad alcune persone veniva vietato uso videogiochi, motorino, fino ad arrivare a penitenze più dure, come «strisciare in ginocchio con braccia a forme di croce» oppure, «camminare
con le mani sotto alle ginocchia».
Nell'ambito dell'indagine sono già stati ascoltati alcuni testimoni, anche in riferimento ai due precedenti video sequestrati.
L’uomo ha raccontato di aver abbandonato il gruppo quando lo scandalo è finito sui giornali: «in quel momento ho capito che quello che stava accadendo non era un sogno ma un incubo da cui dovevo fuggire il più presto possibile».
L’intervistato parla anche della paura di ritorsioni (da qui la scelta di non mostrare il proprio volto o dire il suo nome).
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