Arrestati i dirigenti dell'istituto dermopatico legato al Vaticano, per una voragine di debiti e corruzione.
Il fondatore dei gesuiti Ignazio di Loyola disse:"Todo modo para buscar la voluntad divina..." cioè con ogni mezzo per realizzare la volontà divina, indicando così l'esgenza di espletare gli esercizi spirituali.
Leonardo Sciscia scrisse un famoso libro "todo modo" che trattava una storia di fantapolitica, in cui un gruppo di maggiorenti democristiani - politici, del mondo della finanza e industriali - riuniti in un eremo deve praticare gli esercizi spirituali per chiedere perdono dei vari peccati commessi a cominciare dalla corruzione.
Ma nel romanzo si consumeranno invece una catena di delitti.
E "todo modo" è stato ancora il nome che i magistrati hanno dato all'inchiesta sull'Idi, l'Istituto dermopatico dell'Immacolata e sull'ospedale San Carlo di Nancy sommersi dai debiti e dalle ruberie.
"Con ogni mezzo", quindi e ogni riferimento a Sciascia e a s.Ignazio forse non è puramente causale.
Perché gesuita è il Papa, mentre il legame con il Vaticano dell'istituto è un dato di fatto considerato che proprietario dell'ente è la Congregazione dei padri concezionisti cioè i "Figli
dell'Immacolata concezione".
L'ex delegato per la provincia italiana della congregazione Franco Decaminada è al centro con altri dirigenti dell'Idi delle indagini, è lui ad essere considerato una delle menti delle
truffe messe in atto in questi anni ai danni dell'Istituto che oggi è a un passo dal fallimento.
Fra l'altro il religioso, che evidentemente amava le comodità, si era costruito una villa in Toscana; e proprio su questo aspetto tornavano ieri i concezionisti in un comunicato spiegando
che «nessun religioso della Congregazione ha mai visto e utilizzato la villa in Toscana realizzata da padre Decaminada e che, peraltro, tale costruzione non è mai stata autorizzata dai superiori
dell'Istituto religioso».
Le indagini dovranno poi dimostrare quali eventuali legami criminali sono dietro la depredazione delle casse dell'Istituto, ma di certo il Vaticano è stato da tempo chiamato in causa
nell'intera vicenda.
Tanto che uno degli ultimi atti di governo di Benedetto XVI dopo aver annunciato l'11 febbraio le proprie dimissioni per il 28, pochi giorni dopo, il 15, annunciava il commissariamento
della congregazione religiosa.
A capo dei concezionisti veniva posto il cardinale Giuseppe Versaldi, bertoniano doc e presidente della Prefettura degli affari economici, il dicastero del Vaticano cui era stato affidato
in tempi recenti il compito di coordinare l'attività finanziaria e contabile di tutti gli organismi vaticani.
Versaldi, a sua volta, nominava due vicari per la gestione della crisi: Giuseppe Profiti, uomo legato a Bertone fin dai tempi di Genova, presidente del bambin gesù, il manager della sanità
vaticana con trascorsi problemi giudiziari nella sua esperienza ligure, e monsignor Filippo Iannone, il vescovo che fu incaricato da Ratzinger della visita apostolica alla congregazione, cioè
dell'indagine interna vaticana che ha preceduto il commissariamento.
Nei mesi scorsi la questione è divenuta una patata bollente per il Vaticano anche perché i circa 1500 dipendenti rimasti senza stipendio, hanno manifestato in piazza s.Pietro l'otto
dicembre scorso - festa per l'appunto dell'Immacolata - ottenendo una citazione da parte del Papa all'Angelus.
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