Il prelato, trovato nella notte di giovedì da una volante a Valle
Giulia, a Roma, lavora per la Segreteria di Stato del Vaticano.
La fuga è costata il tamponamento di tre vetture.
Gli agenti sono stati medicati in ospedale.
L'uomo aveva riposto in auto l'abito talare.
Si era tolto l'abito talare, l'aveva riposto in macchina ed era in procinto di incontrarsi con una transessuale a Valle Giulia, a Roma.
Fermato da alcuni poliziotti per un controllo, ha cercato prima precipitosamente di fuggire, tamponando così tre vetture.
Poi, quando i poliziotti sono riusciti a raggiungerlo, li ha aggrediti, tanto che gli agenti si sono dovuti far medicare in ospedale.
Il prelato ora dovrà rispondere al magistrato, a cui sono stati inviati ieri gli atti, di oltraggio e resistenza.
L'uomo, che risiede in Vaticano nella casa di s.Marta - la residenza che ha ospitato i cardinali per la scorsa elezione del papa - era nella sua auto, una Ford Focus.
La vicenda risale alla notte di giovedì.
Il mons. è stato fermato da una volante della squadra mobile della capitale.
Ad insospettire i poliziotti era stato l'atteggiamento del sacerdote che, forse sorpreso dalla richiesta di controllo, si è spaventato ed è fuggito.
Secondo il rapporto della polizia trasmesso in procura, il mons. aveva riposto l'abito talare nella vettura.
Il sacerdote avrebbe ammesso che era in quella zona, nota a Roma come luogo scelto per la prostituzione maschile e le trans, per incontrare a suo dire "solo maggiorenni e non
minorenni".
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