Oggi per l’argomento Creature mitologiche parleremo del Viverna, una creatura che difficilmente veniva menzionata in leggende medievali e Bestiari.
Questa creatura raggiungeva i 10 metri di lunghezza, era munita di ali somiglianti a quelle di un pipistrello, di colore marrone con sfumature verdi e grigie e di un pungiglione identico a quello di uno scorpione velenoso, sulla punta della coda.
Il Viverna è simile al drago, ma si differenzia da esso per il fatto di non possedere zampe anteriori. Come lui possiede enormi fauci e occhi di color rosso fuoco.
La sua apertura alare, che può superare i 15 metri di ampiezza e gli permette di effettuare grandi trasvolate, di scendere in picchiata per catturare le sue prede afferrandole per le zampe e facendole morire con il pungiglione posto sulla coda.
In epoca romana era considerata portatrice di pestilenze in tutta europa e nel periodo medievale era addirittura identificata con Lucifero.
Questo animale aveva il comportamento simile a quello di un gatto, ed nel medioevo era secondo tutti, gli animali delle streghe.
La viverna è un lontano parente del drago e dell’idra, è un animale difficile da trovare sia nelle leggende che nei bestiari, e di solito viene identificata
con Satana.
Il muso è caratterizzato da fauci enormi, costellate da denti affilati e lunghi, e da occhi rossastri.
La viverna è una bestia europea, la sua storia non è molto conosciuta, spesse volte è stata confusa con i draghi a quattro zampe.
Questa bestia è presente nel medioevo, come testimoniano le sue raffigurazioni suglistemmi araldici, ma le sue tracce storiche risalgono al periodo dell’Impero Romano, come dimostra il bassorilievo di Bominaco.
La Viverna non poteva lanciare fuoco dalle fauce, ma era abilissima negli incantesimi, nelle arti magiche, per questo motivo metteva molta più paura del drago.
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