La congregazione dei testimoni di geova, seconda religione a livello mondiale, è definita da un’amplia schiera di sociologi come una
“setta” nella quale viene applicato agli adepti il plagio delle mente.
Molti sono i punti di questa religione che convincono poco: dai testi tradotti secondo la propria ideologia – e quindi manipolati – fino alla proibizione di accettare le
trasfusioni.
Inoltre, chi non rispetta le regole viene espulso e disassociato.
Storia di un fanatismo religioso.
Con la ben nota citazione “La religione è l’oppio dei popoli” facciamo riferimento anche al credo dei testimoni di geova o definiti anche geovisti, un culto nato
nel 1870 con Russell negli Stati Uniti e cresciuto in modo esponenziale al punto che, dopo i cristiani, sono la seconda religione mondiale.
Eppure poco si parla delle ombre di questa congregazione, nonostante i molti punti critici che, invece vi riveleremo noi dell’UAER.
Cominciamo dal testo sacro dei testimoni di geova, la bibbia, il loro pane quotidiano sul quale praticano lo “studio” e che diventa il loro punto forte rispetto
all’ignoranza in tal senso dei cristiani.
Parlando con un testimone ogni situazione ha un rimando alla bibbia ed ognuno di loro la conosce a menadito.
Peccato, però, che la traduzione delle sacre scritture sia faziosa e manipolata.
Non che quella cristiana possa ritenersi oggettiva però, poiché la bibbia di un testimone è lo strumento fondante della sua ideologia, molti sono i punti tradotti con
forzatura.
Un esempio: in Giovanni 1:1 – 51 il testo greco è “EN ARCHE(I) EN HO LOGOS, KAI HO LOGOS EN PROS TON THEON, KAI THEON, KAI THEOS EN HO LOGOS” che tradotto letteralmente
è “In principio era parola, era con dio e la parola era dio”.
In questo modo viene a crollare uno dei cardini dei testimoni: la negazione della trinità.
Come correre ai ripari? Con una traduzione diversa che, però, si contraddice perché nella versione biblica dei testimoni di geova la traduzione diventa: “La parola è un
dio”.
Si aggiunge l’articolo indeterminativo “UN” e “dio” si scrive con la lettera minuscola.
In questo modo si lascia intuire che esista un dio minore a geova stesso e si risolve il problema. Però, attenendoci a questa loro traduzione l’idea che esista un unico dio quale geova, viene
smentita da quanto scritto nella loro bibbia.
Molti altri testi, stando a vari linguisti, sono ricchi di messaggi subliminali.
Passiamo ad un altro principio, il più controverso, che crea non pochi scontri: le trasfusioni.
I Testimoni, senza nessun compromesso, rifiutano l’emotrasfusione anche se si rischia la vita.
In effetti in molti Paesi sono state avviate delle procedure giuridiche contro dei genitori che, per scelta religiosa, hanno causato il decesso dei minori.
E molti altri sono coloro che, pur di rispettare questa intransigente norma, sono morti.
Ma perché i testimoni rifiutano le trasfusioni?
Riprendiamo in mano la bibbia, alla quale i testimoni si rifanno letteralmente.
Nelle sacre scritture si parla di astenersi dal sangue che, tra l’altro, è veicolo di malattie.
Ammesso che oggi il sangue dei donatori è sottoposto a tutte le procedure di controllo dettagliato, nella Genesi 9:4, nel Levitico 17:10, nel Deuteronomio 12:23; negli Atti
15:28,29 è scritto “Non mangiare il sangue” ma non si parla del rifiuto terapeutico.
La contraddizione arriva sul tema dell’aborto: se in caso di pericolo al momento del parto si deve decidere tra la salvaguardia della madre o del bambino i TdG lasciano la scelta alla
diretta interessata.
Perché, invece, in caso di trasfusione il ‘No’ è categorico?
Eppure anche la vita di un bambino che sta per nascere è “sangue”.
Un tempo i testimoni erano contrari anche ai trapianti che ritenevano una forma di cannibalismo fino a quando hanno inteso che la donazione non implica l’assassinio della persona.
Passiamo a quell’atteggiamento che ha portato molti sociologi a definire i testimoni come una setta, vivendo il loro credo con fondamentalismo: parliamo
dell’ostracismo geovista.
Tutto in questa congregazione è basato sull’incutere timore.
Chi non segue le regole viene disassociato ed essere disassociato vuol dire non ricevere neanche più il saluto degli altri adepti, significa essere isolati, esclusi per umiliarsi dinanzi a
geova.
Un atteggiamento di chiusura così forte che molte sono le famiglie che si sono separate per via della disassociazione: non conta più essere una madre, un padre, un fratello perché se si sbaglia e
si va contro le regole neanche più loro potranno salutarci.
Queste punizioni così aspre forse servono proprio a non invogliare al “peccato”, ledendo altri rapporti.
Molte sono le testimonianze di disassociati che raccontano episodi shock.
Basta andare su YouTube e digitare: “Testimonianze shock di testimoni disassociati” e ne compare una lunga lista.
Maestri dell’incutere timore anche quando parlano in continuazione dell’Armageddon, che è la fine del mondo.
In realtà, secondo quanto riportato dallo stesso sociologo Massimo Introvigne, l’Armageddon è un altro punto di forza perché affermare che gli ‘unti’ da geova saranno solo i testimoni, diventa
inconsciamente un modo per restare nella Congregazione.
Inoltre, sempre secondo Introvigne, fino al 1995 i testimoni hanno profetizzato l’Armageddon con delle date precise che poi si sono rivelate sempre un bluff e perdendo di credibilità.
Oggi hanno smesso di dare delle date precise e continuano a parlare insistentemente della “fine del mondo” dicendo solo che è vicina.
Il problema dell’isolazionismo dei testimoni preoccupa anche a livello politico: vi è un’interrogazione parlamentare n.485 del 12 novembre 1998 presentata all’allora
Ministro dell’Interno nei quali, i vari politici, chiedono come sia possibile che la congregazione religiosa imponga delle legge interne che vanno contro lo Stato.
Tra queste: i testimoni sono reticenti verso il diritto al voto e negano le emotrasfusioni.
Inoltre chiedono spiegazioni anche sul giro di denaro che definiscono di “dubbia provenienza” per la costruzione di alcune sale di preghiera.
Maria Cristina Giovannitti
“L’Infiltrato”
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Luca (giovedì, 01 maggio 2014 12:04)
Plagio e setta
Plagio nel diritto penale italiano era il reato previsto dall'art. 603 del codice penale, secondo cui «Chiunque sottopone una persona al proprio potere, in modo da ridurla in totale stato di soggezione, è punito con la reclusione da cinque a quindici anni». Tale norma è stata dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 96 dell'8 giugno 1981. ( http://it.m.wikisource.org/wiki/Sentenza_della_Corte_Costituzionale_96/1981 )
La Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova è riconosciuta dallo Stato come confessione religiosa ai sensi dell'art. 2 L. n. 1159/1929 e dell'art. 10 R.D. n. 289/1930. Quindi non è una setta, visto che le sette operano di nascosto ed è impossibile presenziare ai loro culti. Ognuno invece può essere presente alle riunioni o adunanze che abbiamo.
La Congregazione cristiana dei testimoni di Geova è stata riconosciuta come ente morale, con personalità giuridica, con decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1986, n. 783, su conforme parere del Consiglio di Stato. Esistono infatti dei ministri di culto abilitati, non solo a celebrare matrimoni, ma anche a visitare i carcerati per portar loro la Parola di Dio.
Tra la Repubblica Italiana e la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova è stata stipulata un'intesa ai sensi dell'art. 8 della Costituzione. Il testo, datato 18 novembre 1999 e approvato a maggioranza dal Consiglio dei ministri il 21 gennaio 2000, è stato sottoscritto dal Governo il 20 marzo 2000.
http://archiviostorico.corriere.it/1998/dicembre/04/Testimoni_Geova_difesi_dalla_Cassazione_co_0_98120410765.shtml
UN PRETE LI AVEVA DIFFAMATI DEFINENDOLI "UN MEZZO DI DISTRUZIONE DELLE FAMIGLIE"
Testimoni di Geova difesi dalla Cassazione "I cattolici devono rispettare le altre fedi"
Un prete li aveva diffamati definendoli "un mezzo di distruzione delle famiglie" Testimoni di Geova difesi dalla Cassazione "I cattolici devono rispettare le altre fedi" ROMA - L' altrui confessione dev' essere sempre rispettata, anche dai cattolici, nelle proprie pubblicazioni parrocchiali. E, per il cattolico che diffama un' altra religione, a nulla vale richiamarsi al Concordato che assicura al clero e ai fedeli della Chiesa di Roma la piena liberta' di manifestazione del pensiero, perche' sul Concordato prevale la Costituzione che tutela i diritti delle minoranze religiose. Questi i principi sanciti dalla Cassazione - sentenza 12744 della V sezione penale - che ha respinto, pur annullando loro la condanna per intervenuta prescrizione del reato di diffamazione, le tesi difensive di Luciano Faraon e del parroco di San Dona' , Bruno Gumiero, che sostenevano che "in materia religiosa il diritto di manifestare il proprio pensiero non potrebbe trovare limiti". Gli imputati ricorrevano contro la condanna per diffamazione inflitta dalla Corte di Appello di Venezia nel luglio ' 97 per le affermazioni di Faraon sulla "Comunita' parrocchiale", diretta da Gumiero, che definiva i Testimoni di Geova una "setta pseudoreligiosa", "mezzo di distruzione della famiglia". Per la Cassazione si tratta di "semplicistiche verbali aggressioni prive di supporto argomentativo - dialettico e pertanto gratuite". Il vescovo di Como, monsignor Alessandro Maggiolini, ha commentato che "la sentenza della Cassazione e' condivisibile. Il principio e il rispetto della liberta' religiosa vengono prima della Costituzione e del Concordato".
Pagina 19
(4 dicembre 1998) - Corriere della Sera
http://www.jw.org/it/testimoni-di-geova/domande-frequenti/testimoni-di-geova-setta/
Marco (sabato, 16 agosto 2014 19:37)
Articolo più pieno di inesattezze non si poteva scrivere. Si attendono i nomi di "un'amplia schiera di sociologi"edei "vari linguisti". Qui un articolo che dimostra - con puntuali riferimenti bibliografici - tutto il contrario, e cioè che la stragrande maggioranza di sociologi ed esperti rifiuta la "retorica anti-sette": http://www.tdgonline.net/indice/articoli/fuoriusciti.htm
Intanto ecco alcune sentenze italiane di condanna per chi trattava i tdG lanciando accuse simili a quelle esposte in questo articolo: http://testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/d/10922786/Detrattori-in-tribunale/discussione.aspx
Paolo (lunedì, 29 giugno 2015 17:24)
non offendete i tdg, non sono una setta, sono semplicemente un culto distruttivo
giuseppe (martedì, 30 giugno 2015 01:41)
sono un business multinazionale, non centra niente la religione. non sanno neanche cosa sia. è come fare il vino senza uva. un patent.
Katia (domenica, 17 giugno 2018 22:29)
Sono fanatici religiosi dopo circa 10 anni ho deciso di dissociarsi il vero amore non c'è. Fanno il lavaggio del cervello purtroppo anche io ero convinta di aver trovato la verità e la vera religione.
LUCIANO FARAON (martedì, 26 marzo 2019 11:36)
Nella mia vita di impegno a favore del prossimo mi sono trovato a molte famglie ed a molte vite distrutte da connessioni personali e/o familiari con i Testimoni di Geova,
Quello che ho scritto vent'anni fa è ancora vero, ma poichè si continua a fare riferimento alla sentenza di condanna per diffamazione dei Testimoni di Geova sto raccogliendo testimonianze per una revisione di detta sentenza che non aiuta certo le persone ad diventare libere.
Ora vi sono molti più scritti che aiutano le persone a recuperare la libertà di coscienza e ritornare ad esser libere dopo la drammatica esperienza dei testimoni di Geova.
Ciò non di meno continuano a perseguitare me e le persone che evidenziano la verità a cominciare dalla deformazione della Bibbia ed al condizionamento mentale dell'adepto ed alla persecusione personale dei foriusciti.
Attendo quindi testimonianze scritte e firmate sulle situazione sofferte a causa di esperienze di distruzione delle famiglie e dei rapporti parentali a seguito della adesione dei testimoni di Geova proprie e dei familiari.
E' un obbligo per aituare che è in difficoltà e non la ricerca di rivincite personali.
Scrivere a AIVEG ( Associazione Internazionale Vutime Errori Giudiziari) presso Studio Legale via Francesco De Sanctis 1 30038 Spinea Venezia
LUCIANO FARAON (lunedì, 17 maggio 2021 13:25)
Dopo il mio messaggio del 2019 nessuno ha più scritto nulla, anche se dobbiamo dare atto che sono stati aperti Molti siti sulla problematica sociale creata dai Testimoni di Geova,
Forse qualcuno ha bloccato questo sito perchè è apparso il mio nome?
La realtà oggi è che i perseguitati non sono i Testimoni di Geova, ma i cattolici.
All'inizio della mia attività di aiuto alle vittime di questa setta mi è stato riferito che in un "SKS" documento riservato agli " Anziani" della Congregazione dei Testimoni di Geova sarebbe stato scritto " Come i Faraoni hanno perseguitato gli ebrei così ora l'avv. Luciano Faraon perseguita i Testimoni di Geova!!
In realtà non è così ma l'inverso perchè ogni volta che una vittima di tale setta viene da me per essere assistito il sottoscritto viene denunciato sistematicamente per silenziarmi com'è avvenuto ora a Genova,
Da Genova è tornato da me una persona che non vedevo da trent'anni F.C. perchè l'avvocato di Genova che l'aveva assistito l'aveva venduto alla controparte sua moglie testimone di Geova,
La casa da lui costruita con quanto pervenuto a lui per eredità e con il mutuo pagato con la sua pensione di invalidità , che non rientra nella comunione dei beni, rischiava di essere venuta all'asta perchè il magistrato del tribunale aveva affermato che non era facilmente divisibile, lo stesso magistrato nella causa di separazione gli toglie l'assegnazione della casa ex coniugale e lo condanna a pagare l'affitto alla moglie che non aveva concorso in nulla a realizzate ciò, ma si trovava cointestaria del complesso immobiliare costruito sin dall'origine in due distinte unità immobiliari e così accattaste.
Alla Corte d'Appello il sottoscritto avvocato ha detto mostrando la foro del complesso immobiliare " Questa è la prova del falso ideologico del Magistrato del Tribunale".
La Corte ha sospeso la provvisoria esecutività della sentenza del tribunale ed in sede di appello ha parzialmente riformato la sentenza attribuendo ad F C la proprietà esclusiva della parte principale. il testo è ancora de iure condendo con ricorso alla Cassazione.
Il Giudice è stato denunciato.ma è stato assolto nella solidarietà tra magistrati ormai nota dopo il caso Palamara.
Il CTU è stata denunciato, per falso in perizia, ma la denuncia di è persa e la denuncia contro l'avvocato che aveva tradito F.C è ancora pendente........
Ma intanto il Pubblico Ministero su querela dei TDG Vuole rinviare a Giudizio l'avvocato Faraon perchè ha detto la verità sul fenomeno che rende le persone più deboli Schiave di Geova o Servo Fedele
Ma il pubblico Ministero, non conosce le pubblicazioni. CRISI DI COSCIENZA -I TESTIMONI DI GEOVA NON HANNO LA BIBBIA - I TESTIMONI DI GEOVA E LA SALUTE MENTALE
Eppure in sede di Esorcismo avanti al' famoso esorcista il Benedettino Padre Erneti Pellegrino un demone che possedeva un a povera danna ha dichiarato di chiamarsi "GEOVA" Ma quando padre Erneti Pellegrino ha fatto intervenire il sottoscritto Luciano Faraon, avvocato scomodo per i TDG, in corso della nuova cerimonia di esorcismo lo stesso demone nuovamente interrogato dall'esorcista sul suo nome ha detto di chiamarsi "SATANA" e all'ulteriore domanda se conosce il sottoscritto ha detto queste testuali parole "E' UNO DEI MIE PEGGIORI NEMICI".
Ciò pesa sulla mia vita, ma ora sono aiutato dalla Beata Maria Bolognesi di Rovigo una laica portatrice di stimmate come Padre Pio che andava a trovarle in bilocazione.
Forse è per questo che ora i Testimoni di Geova mi perseguitano?
Non lo So ! Ma il nome di "Dio" è "Dio" e non "Geova"
Forse sono talmente scomodo che sarò ucciso, ma non ho paura della morte mi basta essere in grazia di Dio e non lasciare problemi alla mi Famiglia.
LUCIANO FARAON Cristiano Cattolico ed Avvocato Scomodo
Anonimo (domenica, 06 marzo 2022 12:35)
Non sono setta ma si comportano da setta.
Anonimo (domenica, 06 marzo 2022 12:36)
Talebani settari
Luca (giovedì, 02 febbraio 2023 17:40)
Messaggio per il signor Faraon.
"LA NAZIONE - Mercoledì 24 settembre 1997
E’ giusto ricordare che l’avvocato veneto, in sede civile è stato condannato al risarcimento dei danni subiti dalla Congregazione dei testimoni di Geova con sentenza n.627 del 5 giugno 2002 emessa dal tribunale di Venezia. Peraltro l’avvocato delle “antisette”, autonominatosi difensore della legalità, è stato cancellato, nel 1998, dall’Albo degli avvocati di Venezia, ed è stato condannato, con sentenze definitive, per truffa (Corte di cassazione, sez.II pen., sentenza n.9776, 2 agosto 1998), e per tentata estorsione (Corte di cassazione, sez. II pen., sentenza n.4316, 7 aprile 1999)."
Lei non è più avvocato. Ma un semplice uomo della strada come me. E stia tranquillo per la sua vita... nessun testimone di Geova la ucciderà.
Distinti saluti