Un ateo, anche se "militante", si basa sulla scienza e sulle prove, per cui per lui non esistono certezze assolute, non a caso gli atei, proprio come gli agnostici, non hanno problemi ad ammettere di non poter dimostrare l'inesistenza di dio, proprio perché non sono dei dogmatici che parlano per verità assolute, di conseguenza non possono essere certi dell'inesistenza di nulla al 100%, nemmeno delle fate, degli elfi, dei vampiri e via dicendo.
Se ci fossero prove sull'esistenza di dio, anche l'ateo più militante dovrebbe ammettere la sua esistenza, invece se venisse dimostrata la sua inesistenza i credenti continuerebbero a crederci comunque, proprio perché la posizione del credente, al contrario di quella dell'ateo, si basa sulla fede e su verità assolute che non cambiano in base a prove o dimostrazioni.
Solo chi ha certezze assolute e non cambierebbe mai idea ha una mentalità dogmatica, per spiegare ancora meglio questo concetto possiamo fare l'esempio di un complottista.
Una persona che vuole credere a tutti i costi ad un complotto globale se ne frega delle prove, per questa persona il complotto esiste e basta e se le prove non ci sono è sempre a causa del complotto, ed è la stessa mentalità del credente che vuole credere in dio e se le prove non ci sono dice che non possiamo trovarle perché dio va oltre le nostre possibilità.
Invece, la posizione dell'ateo è paragonabile a quella dello scettico che non crede al complotto, ma se ci fossero le prove allora, da persona ragionevole e dotata di buon senso, ammetterebbe la sua esistenza.
Molti atei sono militanti, ma non per questo "dogmatici", il loro non è dogmatismo, ma ardore intellettuale legato alla razionalità e al libero pensiero.
Dunque, con gli atei si può sempre discutere, idem per gli scettici che non credono ai complotti, mentre fare una discussione con un credente/complottista che crede in verità assolute e non accetta i fatti è decisamente difficile, per cui è giusto cercare il dialogo, ma quando ci si rende conto di avere a che fare con persone che non ammettono la realtà dei fatti, allora sayonara.
«Non combattere mai con la religione, né con le cose che pare dependino da dio; perché questo obietto ha troppa forza nella mente degli sciocchi.»
(Francesco Guicciardini, Ricordi, 1530)
Francesco Avella
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