Il vescovo di Oppido-Palmi, mons. Francesco Milito, ha sospeso lo svolgimento di tutte le processioni della diocesi. La sospensione avra' inizio da oggi e sara' a tempo indeterminato. La decisione e' stata resa nota dal vicario della diocesi, mons. Giuseppe Acquaro. Una scelta radicale, quella del vescovo Milito, che arriva dopo il gesto che sarebbe avvenuto durante la processione dello scorso 2 luglio, allorquando il quadro della madonna, si sarebbe "inchinato" davanti alla casa del boss Mazzagatti. Un gesto che scatenerà diverse polemiche: i Carabinieri, infatti, abbandoneranno la processione e procederanno a identificare i 25 portatori della vara, che avrebbero "omaggiato" il boss agli arresti domiciliari. Sul caso anche la Dda di Reggio Calabria ha aperto un fascicolo, al fine di valutare se esistano o meno fattispecie di reato.
"Un gesto di cautela e di riflessione. In tale clima, nella preghiera e con il supporto dell'esemplare senso ecclesiale espresso dal Consiglio Episcopale e dai Vicari Foranei nel comunicato diffuso l'altro ieri, da una prima verifica con i nostri sacerdoti e con laici illuminati, ho maturato la decisione di sospendere, a partire da oggi, tutte le processioni in programma nei prossimi mesi, fino a quando, come frutto di una maturata e solida coscienza ecclesiale, saranno varati forti e definitivi provvedimenti in merito. Lo preciso subito come maestro, pastore e guida della diocesi: si tratta di un convinto e preciso gesto di cautela, di invito alla riflessione e al silenzio, di cui in questo momento tutti abbiamo bisogno. Nessuno, pertanto, è autorizzato a vedervi un gesto di sfiducia o di giudizio verso coloro che alle processioni contribuiscono con dedizione e rettitudine: non avrei né motivi né fondamenti discriminanti. Il bene di tutti e la serenità degli animi richiedono a volte sacrifici immediati, seppure temporanei. Una comunità adulta nella fede comprende sempre e condivide – proprio come in famiglia, dove ci si aiuta reciprocamente – scelte per le quali non sono ammissibili interpretazioni arbitrarie e, tanto meno, comportamenti autonomi. Se una processione sospesa manda in tilt o in crisi, rivela la debolezza e il lungo cammino verso l'autenticità della fede. Dalla preghiera la luce Al posto della processione deve pensarsi un'alternativa esperienza orante. La proposta è di un'Adorazione Eucaristica, in linea con i giorni del Congresso, per chiedere al Signore che ispiri "nella (sua) paterna bontà i pensieri e i propositi del (suo) popolo in preghiera, perché veda ciò che deve fare e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto" (Colletta della I Settimana del Tempo Ordinario), utilizzando il sussidio preparato dall'Ufficio Liturgico Diocesano. La preghiera resta sempre il clima propizio di discernimento davanti al Signore per l'operare. La preghiera e non le pressioni, spesso tutt'altro che sincere e disinteressate, che vorrebbero violentare la libertà d'azione della Chiesa. La disposizione – com'è ovvio – non tocca previsti festeggiamenti civili: si tratta di campo autonomo che non riguarda né coinvolge direttamente la festa religiosa, anche se di questa dev'essere rispettosa" è scritto in una nota diffusa dalla Diocesi.
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